I saluti del Presidente Leonardo de Biase alle Volpi che lasciano la famiglia LBS

La Libertas Basket School Udine ha concluso una stagione 2022/23 mettendo in archivio emozioni forti, soddisfazioni importanti, qualche delusione e la convinzione di voler ripresentarsi al via del prossimo campionato con rinnovate ambizioni.
Prima di iniziare l’avventura 2023/24, però, è giusto soffermarsi su quello che è stato e sulle opportune parole da dedicare a quelle persone, prima ancora che giocatrici, che hanno fatto parte della famiglia della WomenAPU fino a qualche giorno fa e che non si vestiranno di bianconero nella prossima stagione.

Il presidente Leonardo de Biase ha parole dolci per tutti, iniziando da Angelina Turmel, per la quale, in realtà, non si tratta di un addio.

Ogni anno – attacca il patron delserino – bisogna fare i conti con l’opportunità di rimodellare il roster della prima squadra e stavolta è sicuramente per me molto passionale e commovente. Per Angelina Nadine Turmel farei un discorso specifico, dato che sta eseguendo tutta una serie di accertamenti per togliersi di dosso gli acciacchi che negli ultimi tre anni hanno caratterizzato e fatto soffrire i suoi arti inferiori. Con Angelina abbiamo un dialogo aperto e intese ben definite, tant’é che non stiamo valutando l’arrivo di una atleta comunitaria. La nostra priorità è la sua salute e il suo futuro sportivo. Appena si sarà ristabilita, fotograferemo insieme il da farsi”.

La presenza a Udine, negli ultimi anni, di quattro atlete in particolare ha significati ben precisi: tutte, ognuna con il proprio stile, hanno lasciato un segno indelebile.
Se da una parte si possono considerare normali avvicendamenti sportivi – prosegue Leo de Biase – quelli relativi a Sophie Ugiagbe, Ludovica Tumeo, Martina Mosetti e Nicole Racchi, non risultano tali i sentimenti che ci attraversano durante i saluti. La maturata Lula ha portato a Udine il suo sorriso e la sua straordinaria e positiva energia, coadiuvati da tanta voglia di affermazione sportiva. A volte è stata simpatica stimolatrice in ambito sportivo e la sua presenza ha fatto da contraltare alla compassatezza e silenziosità di Sophie, capace di contagiosi sorrisi e di grande energia sotto le plance. Che dire di Martina? Professionista in tutto e per tutto che, ne sono sicuro, continuerà a togliersi soddisfazioni sportive e professionali: è un vero talento nel lavoro di grafico (tra le tante cose, è di Martina anche il logo della Coppa di Lega U20, disputata a Udine ai primi di giugno, ndr). Infine, Nicole che abbraccio con grande affetto, sfortunata nelle vicissitudini di infortunio dell’ultimo anno. Credo che compenserà in futuro con la genialità artistica che la caratterizza e della quale sentiremo di sicuro parlare”.

Un pensiero speciale va a tre atlete che hanno rappresentato tantissimo, nelle dinamiche della famiglia delserina negli anni. Iniziando da Elisa Pontoni.
Sono preso da tante emozioni – sottolinea il presidente –, pensando a tre atlete che ho visto muovere i loro primi passi, tanto tempo fa, seguendole dall’adolescenza alla maturità. Tre donne molto importanti nel nostro passato in seno alla LBS e, di sicuro, prima o poi anche in futuro. Credo che sia quel doveroso ‘arrivederci’, che un padre sportivo deve lasciare alle proprie giovani che vogliono provare nuove esperienze, dopo aver dato il loro meglio all’interno della Delser Udine in tutti questi anni.
Per Elisa Pontoni i saluti tra di noi sono incominciati a fine gara 2 di semifinale vs Sanga Milano, ma solo quelli agonistici. Come non ricordarla a Milano nel 2016 nei festeggiamenti per la promozione in A2, oppure a Udine nel 2017 con la maglia della Nazionale Italiana ai Mondiali Under 19 e con la maglia della Delser in tutti questi anni, durante i quali ha marcato, con la sua straordinaria personalità ed abnegazione, ogni momento della nostra comune e straordinaria cavalcata. Elisa ha sempre avuto quella parola essenziale, a volte vibrata, a volte posata o a volte ilare dello spogliatoio, con un ruolo impareggiabile per i nostri risultati. Qualsiasi cosa con Elisa è stata affrontata con il dialogo e il mantenimento del proprio impegno. Ora per Elisa ci sarà il divertimento in serie “B” con la Libertas Cussignacco e le ‘fatiche’ con noi come apprendista fisioterapista. Averla per noi è un grande valore aggiunto
“.

Un’altra atleta che è partita da Udine fino a vestire la maglia azzurra è Eva Lizzi.
Eva Lizzi è un’atleta straordinaria – conferma Leonardo de Biase -. Appena convocata nelle Nazionali U20 e 3×3, non si risparmia mai e segue pedissequamente tutte le indicazioni dello staff tecnico. Mi ha chiesto di rifiatare, nonostante questo fosse il suo anno di probabile consacrazione. Che sarebbe arrivata giocando con noi sicuramente, ma anche fuori regione. A volte, le prospettive sono diverse, ma non potevo e non volevo impedirglielo. Sbaglia? Forse si, o forse no. Sicuramente, restando a Udine, concretizzerà le sue determinazioni e la sua esperienza personale. E Continuerà a seguire con noi un percorso tecnico parallelo all’attività con la squadra di serie B di Cussignacco e ritornerà alla Basket School se e quando lo vorrà“.

Infine, un pensiero per quella che è stata la trave portante, sul campo e in spogliatoio, della Basket School degli ultimi anni: Eva Da Pozzo.
Capitana, mia Capitana – si emoziona il presidente -. Nel mio personale story board, mi posso descrivere insieme perplesso, stupito, basito, incredulo, amareggiato, un po’ incavolato. Eppoi, paziente, comprensivo, tollerante, affezionato ed infine, dopo qualche altro fulmine, benevolo e fiducioso. Capitana mia Capitana. Io personalmente credo che sarà un anno dove Eva Da Pozzo conoscerà prima di tutto se stessa e poi peserà le persone che hanno contraddistinto la sua vita, e la sua crescita. Un percorso che conosco da quando era ai primi palleggi con un pallone. Io sono convinto che come giocatrice può giocare dappertutto con grandi soddisfazioni personali. E sono altresì convinto che sarà per Eva particolarmente struggente averci come squadra e città avversaria. Un concetto che Vanessa Sturma (oggi a Vicenza, ndr) esprime con sincera nostalgia. Difficile sarà per entrambi incontrarci e non commuoverci. A volte, la consapevolezza necessita di prezioso tempo. Ritengo che per Eva sarà solo una parentesi, anche perché è e rimane la nostra bandiera in campo e fuori. Le dedico un ultimo paterno e sportivo pensiero: TVTB Evute!“.