Domenica 3 aprile, dopo la settimana di pausa, riprende il campionato di serie B femminile. La Delser Basket School ospita la EMT BK Oma Trieste nella penultima giornata della regular season. Per l’occasione, durante l’intervallo della partita, la Libertas presenterà al proprio pubblico tutto il proprio vivaio giovanile, partendo dal minibasket fino ad arrivare alla formazione U18.
Al PalaBenedetti, domenica alle 18, sarà presente anche la Onlus “Lega Italiana Fibrosi Cistica F.V.G.”(LIFC FVG) con l’obiettivo di sensibilizzare le persone alla consapevolezza e alla conoscenza di una malattia che affligge numerose persone.
L’associazione, “Lega Italiana Fibrosi Cistica F.V.G.”(LIFC FVG), iscritta nel registro del volontariato regionale, è stata costituita nel 1989 da un gruppo di genitori e rappresenta i pazienti e le famiglie di tutta la regione. La onlus ha sede presso l’IRCCS Burlo Garofolo (Trieste), dove opera il Centro di riferimento regionale, mentre l’attuale presidente risiede a Maniago (PN). Dagli ultimi dati raccolti risulta che nella provincia di Udine è presente circa il 70% dei pazienti di tutto il Friuli Venezia Giulia.
Di che cosa si tratta? La fibrosi cistica è la più diffusa malattia genetica grave. In Italia quasi ogni giorno nasce un bambino malato e sono quasi tre milioni gli italiani portatori sani del gene mutato. Le cure sono pesanti, giornaliere, a volte invasive e non guariscono pienamente questa malattia che coinvolge numerosi organi tra cui l’apparato respiratorio, il pancreas, il fegato, l’intestino, l’apparato riproduttivo. Tutto ciò pregiudica la normale e serena crescita che dovrebbero avere di diritto tutti i bambini.
Le offerte raccolte ogni anno da diversi donatori vengono impiegate per diversi scopi: ricerca scientifica sia a livello regionale che nazionale, aiuto alle famiglie con malati di fibrosi cistica con particolari bisogni (es. assistenza dopo la dimissione post-trapianto), acquisto attrezzature per il Centro Fibrosi Cistica del Friuli V.G. con sede presso il Burlo di Trieste, borse di studio a giovani ricercatori e a personale qualificato da inserire presso il Centro Fibrosi Cistica (fisioterapisti, psicologi, ecc.), aggiornamenti a medici, infermieri, fisioterapisti che operano presso il Centro e, non da ultimo, la partecipazione all’Istituto Europeo di Ricerca sulla Fibrosi Cistica (I.E.R.F.C.,) per dare speranza a coloro che soffrono in un futuro senza malattia.