Il countdown è giunto al termine. Domani sera, alle 20.30 (palasport Carnera) la Delser Crich scenderà in campo per la gara d’esordio del campionato di A2 femminile contro la Velcofin InterLocks Vicenza. Una sfida non facile per la formazione udinese, visti i recenti infortuni che hanno tolto forza al roster e in particolare al reparto lunghe: Elisa Pontoni si è rotta il legamento crociato e il menisco mediale del ginocchio sinistro; Eva Da Pozzo è in attesa di sapere quale sia l’entità del suo infortunio al ginocchio destro.
Nella scorsa stagione la Libertas Basket School vinse due partite su due contro Vicenza: tutti i tifosi friulani si ricorderanno la gara giocata al Carnera nel girone d’andata, quando, sulla sirena, capitan Vicenzotti segnò la tripla della parità, trascinando il match all’overtime e permettendo a Udine di aggiudicarsi la partita dopo quarantacinque minuti di lotta. Ma questo è il passato, entrambe le squadre ora si presentano all’esordio con numerosi cambiamenti. Domani sera inizia un nuovo capitolo e la Delser vuole cominciare con il piede giusto, difendendo le mura amiche dall’assalto vicentino. Non resta allora che aspettare la palla a due per godersi (finalmente) lo spettacolo del campionato di A2 femminile.
Alla vigilia dell’esordio, coach Francesco Iurlaro fa il punto della situazione in casa Delser: «Arriviamo alla prima di campionato piuttosto incerottate, anzi gli infortuni sono gravi e ci obbligano quindi a cercare nuovi equilibri in campo. Durante il periodo di preparazione ci siamo allenati su un certo tipo di di gioco, ora, invece, ci troviamo con due assenze pesanti, entrambe nel reparto lunghe, che ci costringono a cambiare impostazione. Quello che sto chiedendo alle ragazze è di metterci più intensità e agonismo in tutto quello che fanno, proprio per sopperire alla fisicità e ai centimetri che ci sono venuti a mancare con gli stop di Pontoni e Da Pozzo.
Domani affrontiamo Vicenza – aggiunge Iurlaro – che è una squadra molto fisica e gioca un basket ruvido con palla spesso alle lunghe sotto canestro. Nel pitturato saremo in difficoltà. Dovremo allora essere più dinamiche per provare a limitare le nostre avversarie in area». [Foto Roberto Comuzzo]
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